top of page
Cerca

Arrivederci fratello!



Carissimi nel Signore, nell’impotenza che mi avvolge per la distanza che ci separa in questo momento vi rivolgo queste parole con tanto amore e riconoscenza.


Anzitutto un grazie a Mons Romano perché la sua presenza in questo momento è una carezza di tenerezza divina, ai miei confratelli che sono presenti, particolarmente don Joseph e don Donelio che da subito hanno avuto la delicatezza di mettersi a disposizione per qualsiasi cosa sia stata necessaria, al nostro sindaco e a tutte le persone di buona volontà, che hanno amato e condiviso con Liberato parte della propria vita.

Grazie di cuore.


Canta un antico inno della liturgia Siriana: “il Signore abita in mezzo a noi con tenerezza; ci attira a lui con vincoli di amore (Os 11,4); rimane fra noi e ci chiama affinché c'incamminiamo verso il cielo per abitare con lui. Ha lasciato la sua dimora e ha scelto la Chiesa affinché lasciamo la nostra dimora e scegliamo il paradiso. Dio ha abitato in mezzo agli uomini perché gli uomini incontrino Dio.”


Questo riassume oggi la esperienza di fede del nostro Liberato, la sua vita è stata sempre una costante scelta, dove si dimostrava la sua grande virtù della prudenza!

La sua discrezione e la sua testa fredda per prendere ogni cosa veniva a lui proposta furono segno della sua saggezza, della virtù dell’umiltà che permetteva tutti di trovare in lui un porto sicuro dove poter approdare.


Carissimi Rita, Simone e Francesco, Libero vi continua ad amare e se in questo momento è tutto un po confuso e buio, chiedete a lui che si faccia presto luce. Liberato sia per voi un faro nell’oscurità, una risorsa nella disperazione, un’inspirazione nella desolazione del dolore.


Questo momento è paragonabile solo con “l’oro nel crogiolo”, dove il dolore, non giustificabile, diventa un cammino di maturità umana e spirituale.


A voi Ragazzi… abbiate la certezza che Papà non vi lascia senza nessun bagaglio per la vita, anzi ha messo dentro di voi tantissimo, ed è adesso che inizia la scoperta di tutto quello che lui ha voluto lasciarvi come legato.


Sorella, cara Rita… in questo momento quello che hai seminato insieme al tuo amato si vede in questa chiesa, nella presenza di tanti fratelli e sorelle, nel pianto che non ci ha lasciato, nell’abbraccio che si stringe intorno a te… Dio ha fatto in te cose grandi, come in Maria, abbi questa certezza, anche se in mezzo alla gioia della vita non mancano mai il crogiolo, l’assenzio e il veleno del dolore.


Che gli occhi limpidi e brillanti di Liberato, gli stessi occhi con in quali guardava alla piccola Matilde e che ogni volta che si parlava di lei faceva trasparire il suo profondo amore, sia lo sguardo che vi faccia capire che, per Liberato, l’ultima sua grande scelta è stata il Paradiso!!! e sono sicuro che le porte del cielo si sono spalancate per lui.


Vi voglio bene e vi benedico tutti.


Vostro don Giacomo





 
 

Comments


bottom of page