
Che avventura per me!
Ho portato Dio.
Ho sentito da lontano:
“ Il Signore ne ha bisogno”.
E subito subito intorno a me una grande agitazione.
Tutti cantavano : “.Osanna ! Osanna!”
E io ho portato Dio!
Avevo sentito dire
che Dio ha bisogno di uomini,
ma davvero
poteva aver bisogno di un asino?
E tuttavia l’ho sentito:
“ Il Signore ne ha bisogno”.
E un turbinio di pensieri
si è scatenato in me,
come succede agli uomini
quando si sentono
“ afferrati dal Signore”.
Pensavo :
non si tratta di me.
Tanti altri asini ci sono
più grandi, più forti.
E ci sono anche dei cavalli :
ci vogliono questi per portare Dio!
Mi dicevo :
sarà pesante, troppo pesante,
questo Dio,
per un piccolo asino come me.
Ho già tanti pesi ogni giorno.
Perché non mi lascia in pace?
Protestavo :
sono legato, è vero ma almeno sono all’ombra
al sicuro da beffe e sferzate.
Non mi sono fatto avanti.
E chi è questo Signore
che importuna
chi vuol vivere nascosto?
Ma lo avevo eppur sentito:
“ Il Signore ne ha bisogno”
E lo avevo ben capito:
“ Ha bisogno di te.”
Che dire? Che fare?
Mi sono lasciato slegare,
mi sono lasciato condurre.
E lui, il Signore dei Signori,
s’è fatto dolce, leggero
tanto che ad un certo punto
ho creduto
che non ero più io
che portavo Dio,
ma era Lui che portava me.
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