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Mercoledì delle Ceneri

Mercoledì delle Ceneri


Nella Chiesa dei primi secoli, si praticava una penitenza pubblica per le persone che avevano peccato che comprendeva l’uso di cenere e un saio. Con la crescita e l’evoluzione della Chiesa, questa pratica si è attenuata.


Questa lunga tradizione, che consiste nel riconoscersi pubblicamente come peccatori che cercano di sanare il loro rapporto con Dio, si è trasformata in quello che oggi noi conosciamo come il Mercoledì delle Ceneri, che cade sul primo giorno di Quaresima.

Questo giorno ci ricorda l’entrata di Gesù nel deserto, tempo che precede la sua morte. Prima della Pasqua, però, dobbiamo preparare i nostri cuori alla sua Risurrezione.


Iniziamo la nostra stagione che prepara i nostri cuori alla Pasqua riconoscendo la nostra fragilità e il nostro bisogno diconvertirci, di rivolgere i nostri cuori a Dio.


Le ceneri rappresentano la nostra mortalità. Sono un promemoria concreto che ci ricorda che i nostri corpi decadranno, ma le nostre anime continueranno a vivere per l’eternità.


Padre Antony Kadavil riflette sul simbolo della croce fatta di cenere sulle nostre fronti:


“La croce fatta di cenere significa che ci stiamo impegnando, che stiamo intraprendendo la Quaresima come una stagione di preghiera e di penitenza, per poter ‘morire a noi stessi’. Descrive anche la nostra condizione umana: dice che siamo feriti e abbiamo bisogno di essere guariti; che siamo peccatori e abbiamo bisogno di redenzione. Soprattutto, ci dice che, in quanto seguaci di Gesù Cristo, dobbiamo portare le nostre croci”


 
 

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