La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Questo brano è la parte finale del discorso di Gesù sul pane di vita. L’evangelista sottolinea che la salvezza che viene da Dio arriva a chi crede solo attraverso la comunione fisico-spirituale con Cristo. Questo scandalizza i Giudei, ma è il dono che i cristiani ricevono. Così già in questo tempo tra Cristo e il cristiano si realizza la reciproca inabitazione. Questa è già la vita eterna.
Dal vangelo secondo Giovanni Gv 6,51-58
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Parola del Signore.
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