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Una rete chiacchierona

Come ogni notte, sono stata a pescare: Pietro, Tommaso, Natanaele, Giacomo, Giovanni e altri due di cui non so il nome, sono usciti in barca per andare a pesca.

Come accade quasi ogni sera, le condizioni del lago lo permettono, io e le altre reti veniamo caricate in barca pronte per essere calate in acqua e prendere il maggior numero di pesci. Stanotte però sono rimaste intrappolate nelle nostre maglie soltanto delle alghe verdognole: il rientro a riva è a mani vuote.

I sette pescatori ci hanno sciacquato e ripulito da queste inutili alghe e poi ripiegate con cura, pronte per essere usate domani notte. Sentoi loro discorsi: sono stanchi e delusi per il “niente di fatto chiuse”, ma soprattutto da qualche giorno hanno il morale a terra per la morte del loro amico e maestro, un certo Gesù.

Ascoltandoli con attenzione-sono una curiosa imbattibile!-Ho capito tante cose: Gesù è stato crocifisso per volere del popolo, nonostante tanti lo credessero figlio di Dio.

Dopo tre giorni, però, le donne hanno trovato la sua tomba vuota e vanno dicendo a tutti che il Signore è risorto.

Pietro, Giacomo, Giovanni e gli altri però-secondo me-non devono essere molto convinti della sua risurrezione: sanno che le donne non mentirebbero mai ma…hanno i volti tristi, si capisce al solo guardarli in faccia! Forse non ci credono? Forse aspettano anche loro di vedere Gesù in carne ed ossa? Non so. Certo è che da quando Gesù è morto non sono più quelli di prima: non uno scherzo, non un canto, non un sorriso.Pietro poi, sembra avere sempre gli occhi gonfi di lacrime. Ma ecco che i sette pescatori stanno per andarsene: ormai è l’alba e li attende un po’ di riposo dopo la fatica inutile della notte. Guarda, guarda… Si sta avvicinando un uomo: “ Figlioli, non avete nulla da mangiare?”, chiede.

Gli rispondono con un secco “no“.

Ma l’uomo: “ Tornate a pescare: gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete“.

Che proposta incredibile! I pescatori sono stati fuori tutta la notte, non hanno pescato nulla, sono stanchi, delusi e per di più hanno già risistemato le reti!

E poi lo sanno tutti i pescatori, persino quelli più inesperti, che il momento migliore per la pesca e la notte… Non si è mai visto nessuno partire aggiorno fatto e rientrare con molto pesce!

E invece i pescatori accolgono l’invito di questo sconosciuto, e io e le altre reti siamo di nuovo in barca insieme a loro.

A un centinaio di metri dalla riva ci gettano in acqua dalla parte destra della barca, come quell’uomo ha suggerito. Ci tirano su anzi, ci provano: la pesca è davvero miracolosa, così abbondante che non riescono nemmeno a sollevarci. Mi diverto a contare i pesci rimasti impigliati nelle mie maglie: centocinquantatre. E belli grossi!

Sulla barca l’incredulità la fa da padrona per la gran quantità di pesci.improvvisamente sento Giovanni esclamare: “ È Il signore!”, e vedo Pietro gettarsi subito in acqua e nuotare così velocemente da raggiungere la riva in un battibaleno: deve aver capito che davvero quell’uomo sconosciuto è Gesù risorto. Ma perché si è tuffato? Non poteva tornare a riva in barca insieme agli altri?

Sapete che sono molto curiosa… Rimettendo insieme pezzi di discorsi sentiti fare dei pescatori su quello che è successo poco prima della morte di Gesù, penso che Pietro abbia qualcosa in sospeso con Gesù, qualcosa che gli brucia dentro e che vuole sanare di persona senza aspettare nemmeno un minuto in più, visto che ne ha la possibilità. Ho saputo, infatti, che l’ultima volta che Pietro ha visto Gesù invita è stato nel cortile del sommo sacerdote, quando per tre volte ha negato di conoscere il suo Maestro… Ho sentito dire che al terzo rinnegamento un gallo ha cantato e che Pietro in quel preciso momento rendendosi conto di aver tradito il suo Signore, ha pianto amaramente.

Dopo quella volta non si sono più rivisti, perché Gesù è stato crocifisso. Ecco forse la spiegazione della nuotata di Pietro: vuole a tutti costi raggiungerlo in fretta prima degli altri! Io comunque sono ancora in acqua stracolma di pesci… E da qui sotto non vedo nulla di quanto sta succedendo.

Sono sicura però che al suo arrivo sulla spiaggia Pietro si getterà il collo di Gesù e gli chiederà perdono per averlo rinnegato… I suoi occhi si svuoteranno delle lacrime e tutta l’amarezza del suo cuore svanirà, finalmente! Sono davvero un instancabile chiacchierona oltre che curiosa! Ma poi chissà se è davvero così, o sono soltanto mie fantasie… Eccoci a riva. la pesca è stata velocissima e noi reti non ci siamo neppure spezzate con l’enorme peso di tutti questi pesci. Gesù ha preparato un fuoco di brace, ma sopra c’è già del pesce a cuocere.e dove l’avrà preso quel pesce? Mah… “Portate un po’ di pesce che avete preso ora“, esorta. Pietro non se lo fa ripetere: corre verso di noi e sceglie i pesci più belli. Poco dopo Gesù li chiama tutti intorno a sé: “ Venite a mangiare”. Che bello vederli tutti intorno al loro Maestro!

Formano un piccolo cerchio: Gesù prende il pane, lo benedice e lo dà loro; ugualmente fa con il pesce. Nell’aria c’è un profumo di brace, arricchito da un clima di festa e di serenità ritrovata.non sento chiacchierare… E sì che ne avranno di cose da raccontarsi! Ascolto con attenzione: in questi minuti di silenzio nessuno parla con la voce, è vero… i cuori dei sette pescatori però stanno parlando tra loro, in sintonia con Gesù: levano a Dio un canto di lode e nel silenzio scandito dalle onde che si infrangono sulla riva ciascuno sta ascoltando la melodiosa sinfonia che la gioia della risurrezione sa diffondere nel mondo.



 
 

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