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Tu lo dici: io sono re.

L’evangelista Giovanni utilizza il processo davanti a Pilato come il luogo della rivelazione della regalità di Gesù. Egli ha rifiutato di essere fatto re dalla folla (cf Gv 6,15), ma ora si proclama re di un regno che proviene direttamente da Dio. Pilato non capisce ma, senza volerlo, con l’iscrizione sulla croce, in quanto rappresentante ufficiale dell’Impero romano presenterà Gesù come re al mondo intero.


Dal vangelo secondo Giovanni  Gv 18,33b-37


In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?».Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

Parola del Signore.


 
 

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